Per entrare in ufficio si deve passare attraverso delle bussole tipo quelle delle banche. Una specie di doccia prima di entrare in piscina. Ieri arrivo, entro e mentre mi dirigo verso gli ascensori vedo una collega che blocca le porte per aspettare me e un’altra. Entriamo. Le porte si chiudono mi chiede il piano, mi tende la mano (!), si presenta (!) e mi dice ‘È lunedì farvi pure correre per prendere l’ascensore, non mi sembrava proprio il caso’. La ringrazio, guardo l’altra per vedere se è sorpresa come me ma non lo capisco perché si aprono le porte del primo piano e lei scende. Scendo anch’io e rientro subito accorgendomi che non è il mio piano, mentre continuo a guardare incredula la donna della mano tesa. Poi arrivo, le sorrido e la saluto augurandole buona giornata e lei fa lo stesso, con lo stesso entusiasmo.
Qualche giorno fa, vi avevo raccontato un’altra storia che mi era capitata in ascensore. Ora questa.
Quest’ascensore comincia a sembrarmi come l’armadio per accedere a Narnia. Entro e mi imbatto in elfi e fate. E la magia ma soprattutto il buon umore, che di lunedì è miracolo, mi restano attaccati per tutta la giornata.
Mi chiedo se funzioni anche a richiesta. Proverò. La prossima volta che mi sento giù, mi faccio un giro andata e ritorno al quinto piano. Se funziona, ci piazzo la scrivania. Vi aggiorno.
Buongiorno/buonanotte a scelta, come dico sempre quando scrivo a quest’ora.
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