Sull’aereo intorno a mezzogiorno, in presenza di testimoni, spengo il cellulare promettendo di non utilizzarlo fino a fine vacanza con l’eccezione, ovviamente, delle chiamate a figlio e genitori. Scesa dall’aereo cerco soprappensiero il cellulare per accenderlo e mi ricordo dell’esperimento. Immediata crisi di astinenza dopo sole due ore di mancato utilizzo che cresce fino alla prima chiamata al figlio all’uscita di scuola a metà pomeriggio. All’accensione, nel tempo di fare il numero, si scaricano: 50 mail, 30 messaggi whatsApp, 2 sms e 8 notifiche FB. Parlo con lui e chiudo senza leggere nulla ma non nego che, visti tutti insieme, gli stimoli di comunicazione pervenuti mi fanno un certo effetto. Inserisco la segreteria e la modalità aereo e il cellulare diventa la mia macchinetta fotografica alla conquista di una magica Praga. Di tanto in tanto sento la mancanza della condivisione social, just in time, di quello che vedo ma comincio ad apprezzare l’idea di un temporaneo taglio con il mondo. Alle 21:30, prima di andare a cena, chiamata a casa e nuovo scarico. Le mail sono diventate 152, i messaggi whatsApp 96, 15 le notifiche FB, 4 gli sms. La curiosità c’è ma non cedo. Solo ad uno che arriva in quel momento, e che quindi leggo, di un’amica preoccupata del dove fossi rispondo velocemente.
Bilancio del primo giorno.
Crisi di astinenza: medio-alta resa resa ancor più acuta dal vedere le mie due compagne di viaggio che non hanno smesso un attimo di interagire col mezzo (pure Alessia!).
Sgarro: invio n. 1 sms, occhiata al blog, richiesta ad Alessia di leggermi l’ormai per me imperdibile oroscopo settimanale di Rob Brezny dal web pubblicato oggi.
Praga: arrivate all’aeroporto ci vengono a prendere. Arriviamo all’appartamento. Molto grande e bello attaccato a Ponte Carlo. Ci sistemiamo e alle 17 siamo in giro per la città. Subito rapite dalla sua magia. Ma anche da dolci caldi, prosciutto (di Praga) e patate e crauti che vendono per strada e sui quali ci tuffiamo curiose e affamate. La luce è quella calda delle giornate lunghe. Intorno a noi musica, i colori e i suoni di una celebrazione religiosa sul ponte, i palazzi che sembrano usciti dalle favole. Il castello con la sua cattedrale che sovrasta tutto. Cena in un ristorante tipico. Il cameriere è carino e ci coccola. Gran bella accoglienza.