‘Sono sicura che da qualche parte del mondo ci sia qualcuno a cui possiamo piacere così come siamo’.
‘Sono sicuro che non ci sia nessuno al mondo che potrebbe piacermi’. Lo guardo e lui finisce ‘A parte lei!’.
Un incontro in tuta da ginnastica con qualcuno con cui le formalità non hanno necessità di esistere. Chiacchiere in libertà in una calda serata di novembre per allungare di due ore una giornata di quelle che non vorresti finiscano mai. Che non è il tuo compleanno, il tuo matrimonio o quella in cui è nato tuo figlio. Semplicemente stai bene. C’è stato il sole, tutto si è incastrato. Anche un caffè con cioccolato da 1000 calorie. Qualcuno ha guidato per te, e non solo l’auto. Hai trovato la tua amica in ospedale con il sorriso più bello che le hai mai visto addosso. Sei tornata a casa, ti sei messa comoda. Ti sei accorta di avere fame ma senza voglia di cucinare. E che sono bastati un paio di messaggi per risolvere anche questo. Perché dopo poco sei in moto con un casco degli anni ’60 in testa, allacciata alla schiena di qualcuno con cui le formalità non hanno necessità di esistere. E a cui puoi dire, senza problemi, ‘accompagnami a mangiare un panino’. Qualcuno che, paradossalmente, hai ritrovato con il pane ma senza denti. Che si strugge per un amore che non sa più se sia l’amore giusto ma che continua a volere. Almeno per un altro tempo. Perché la vita finisce e non si ha più tempo. Che provo a convincerlo che non è depresso ma triste. E che per farmi capire che comprende il mio sforzo, sostituisce nella conversazione depresso e depressione con triste e tristezza. Pur se sappiamo entrambi che non ci crede neanche un po’. Che mi riaccompagna a casa e mi dice che aspetta io salga ed accenda le luci. Che gli dico con un sorriso di andare, che non ce n’è bisogno. Perché, pur apprezzando molto quella gentilezza gratuita e genuina, mi piace di più godermi quella riconquistata sensazione di potercela fare da sola che ho addosso. Non gridata o arrabbiata. Semplicemente, pacatamente esistente.
Davvero una bella giornata di riconciliazione con il mondo. Alcuni lo chiamano riprendere fiato.
Buona domenica.
Il disegno è la buona domenica di Roberto. ❤️
Bello vivere, veramente bello. Mi hai fatto venire in mente una poesia di Pasolini, sulla forza dell’indipendenza e sulla solitudine: lui definiva l’ultima una debolezza, ma penso che talvolta sia un passaggio obbligato per ritrovare un nuovo pezzo di vita.
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Mi hai chiarito il pezzo mancante. Ovvero che anche un passaggio obbligato puó contenere gioia di per sé. Non solo procrastinarla all’approdo futuro. Grazie Maurizio!😘
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Buona domenica a te, una domenica speciale perché è iniziata con un sabato pieno di amicizia 🙂
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Proprio così. Buona domenica a te Tuttoaposto, la Filosofa e il Cantastorie! ☺️
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Hai scritto delle cose molto belle, il post lascia una sensazione di piacevole quiete.
Buona domenica Maru! 🙂
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Grazie Michele! Buona domenica a te!❤️
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