In due giorni la stagione è cambiata senza dare a me il tempo cambiare i vestiti nell’armadio. Il fine settimana scorso stavo a maniche corte e questo l’ho passato col piumino e la mantella. E avendo impegnati sia sabato che domenica non ho potuto tirare fuori qualche vestito più adatto al nuovo clima. Con la conseguenza che passerò la settimana a studiare sovrapposizioni di cotone per uscire di casa senza rischiare l’assideramento. Su questo tema esistono diversi tipi di comportamento. Ci sono quelli che il 23 di settembre entra l’autunno e anche se ci sono 40 gradi li vedi girare con gli stivali di camoscio. Quelli pigri che ci mettono due mesi ad allinearsi. Tirano fuori un maglione alla volta e finiscono il cambio a ridosso della primavera. E poi ci sono quelli come me che sono per il cambio a richiesta. Cambiano in un giorno alla bisogna. Ma quel giorno deve essere libero. E se non è così passano quella settimana con la frustrazione di non aver centrato l’obiettivo.
Il cambio di stagione è un momento peraltro che detesto. Perché ne approfitto di solito per pulire a fondo la qualunque. Buttare o regalare, a seconda dello stato, tutto ciò che non è stato movimentato per almeno due anni di seguito. Mettere in ordine ogni dove. Lo detesto perché è faticoso. E perché ti dice che il freddo è arrivato sul serio. E che tra poco sarà veramente Natale. Cosa che, nonostante i panettoni girino nei supermercati da quasi un mese, avevo potuto ignorare finora.
E non c’è dubbio che io preferisca il cambio estivo. Ugualmente faticoso ma con ben altre prospettive. Il caldo. Le vacanze. La libertà che parte da quel vestirsi che ci metti un attimo. Che non devi partire dalle calze per arrivare al cappello e alla sciarpa.
Il cambio di Marco è più facile. Si va direttamente al negozio. Dall’anno scorso ha messo su un numero di centimetri e di chili incompatibili con qualsiasi indumento precedente. E quest’anno sceglie lui. Io sono diventata out. E su questo ha perfettamente ragione non ho mai seguito molto il fashion. Non per spocchia ma per distrazione. E non vedo l’ora che anche la mia presenza (e il mio bancomat!) diventino out… Ma credo che per questo dovrò aspettare ancora parecchio.
Per finire la domanda vera è, ‘Ma oggi che mi metto?’… Spero nell’ispirazione da caffè. Vado.
Buongiorno freddino….
Anche qui freddo improvviso e cambio di stagione in confusione totale… brrr
Che cosa ti sei messa, poi?
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Vorrei aggiungere una categoria di ‘cambisti’. Quelli, o meglio quella che sono due stagioni che ci pensa molte volte ma non fa il cambio, col risultato che nella sezione estate ci sono tutte le cose dello scorso inverno ammassate insieme a quelle dell’estate scorsa. Insomma, come nel gioco dell’oca, sono stata ferma due giri. Ecco, l’ho detto, mi sono autodenunciata. Blame on me. Basterà a convincervi che questa volta mi tocca? Chissà…. Non so. La mia autodisciplina da un po’ di tempo fa come le pare. Dev’essere arrivata all’adolescenza, e mi risponde ‘che cazzo voj?’ Evito di irritarla, mi fa anche un po’ paura. La prossima puntata vi racconto ‘il cassetto delle calze’. Baci
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La tua categoria mi fa allegria… E forse vista anche la follia del tempo è quella che piu si presta a convivere con i continui sbalzi di temperatura… Dal costume alla sciarpa, tutto a portata di mano! L’ho sempre detto che sei avanti… Pronta ad ospitare con gioia il racconto sul cassetto delle calze quando vuoi. Buonanotte amica mia!
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È stata una giornata lunga ed è saltata anche la pausa pranzo… Per oggi jeans, camicia, giacca e una bella collana colorata. Sopra un cappotto tirato giù dalla stampella a caso… E domani? Domani è un altro giorno, si vedrà!😘notte!!!
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